Sì, diciamo che più o meno lo sanno tutti (sorride n.d.r.).
Mi è stato illustrato il progetto e l’ho trovato molto interessante. Mi si è prospettato di lavorare con i giovani, di farli crescere e in fin dei conti, è quello che ho fatto finora col settore giovanile.
Lo spero e ci credo. Avrò un gruppo di under 23 e qualche chioccia. Vogliamo ben figurare e far crescere questo gruppo dal punto di vista tattico e della formazione dei giocatori.
Già, abbiamo puntato tantissimo su di lui, può darci quel qualcosa in più che cerchiamo, l’obiettivo primario, comunque, è rimanere in C/2. Non abbiamo assilli di dover vincere per forza: certo, abbiamo ottime potenzialità, ma bisogna lavorare tanto dal punto di vista tattico.
Già, non a caso abbiamo collaborato quest’anno. Come a David, a me piace che la mia squadra imponga il suo gioco, che non lo subisca passivamente. Voglio che i ragazzi facciano divertire e si divertano: la fase difensiva è facile da fare, il problema è quando il pallone lo hai fra i piedi. Credo che imposterò sempre il 4-0, ho la squadra per farlo, nel giro di due anni possiamo diventare protagonisti.
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